Ogni anno, il 23 maggio, si tiene a Palermo e Capaci una lunga serie di attività, in commemorazione di questo tragico evento che ha segnato per la mafia una grande sconfitta. Chi c'era ricorda il grido della folla a Palermo "adesso ammazzateci tutti", il monito "le loro idee camminano sulle nostra gambe" e la commozione e la rabbia suscitate da questo delitto atroce... ma chi non c'era?
I miei alunni non c'erano. Loro sono nati dopo il 1993 ma hanno il diritto di conoscere quanto è accaduto. Loro hanno il DIRITTO di sapere, ma io, in quanto insegnante, ho il DOVERE di tramandare la memoria e l'esempio di chi come Giovanni Falcone (e Paolo Borsellino), si è sacrificato in nome di un bene collettivo superiore: la LEGALITA'. Senza dimenticare gli uomini della scorta che, pur conoscendo il pericolo costante a cui si sottoponevano, erano profondamente fieri del loro compito.
I nostri ragazzi hanno bisogno di esempi coraggiosi e positivi, hanno bisogno di sapere che gli eroi non esistono solo nel cartoni animati, nei film o nei libri, ma ci sono stati e altri ci sono e ci saranno. Eroi con un solo potere...il coraggio di credere nella giustizia! Soprattutto voglio che sappiano che alcuni uomini (e donne) hanno perso la vita in nome di un IDEALE SUPERIORE.
Spero che, ispirati dalla storia di Giovanni Falcone, trovino il coraggio di non avere paura del più forte, del prepotente di turno, e scelgano di schierarsi dalla parte giusta quando si troveranno di fronte a piccole o grandi ingiustizie quotidiane, anche se questa scelta sicuramente costerà loro fatica.
Alcuni libri aiutano a raggiungere il cuore dei nostri giovani alunni, che saranno gli adulti di domani. Al bestseller Per questo mi chiamo Giovanni (di L. Garlando), si aggiunge anche Il bambino Giovanni Falcone in cui Angelo Di Liberto (ex alunno di Maria Falcone, sorella del magistrato) racconta, attraverso un reale episodio dell'infanzia, il primo incontro tra Giovanni Falcone e la mafia. Diliberto descrive Giovanni come un bambino ubbidiente, ligio al dovere e volitivo. Ama i romanzi di cappa e di spada e legge i libri di Dumas, Hugo, Eugène Sue e Conrad.
Come tutti anche lui compie marachelle e subisce le punizioni della mamma. Il protagonista di questa storia non è un "perfettino", ma un bambino che invita a fare le scelte giuste.
Autore: Concetta Incalza
LINK SUGGERITO:
La vedova Schifani racconta ai ragazzi cosa fu la strage in cui morì Falcone: una lettera in cui spiega cosa significò per lei e per l'Italia intera la strage di Capaci.
Nessun commento:
Posta un commento